Le gare di regolarità ormai fanno parte della mia “vita agonistica”, sono eventi dove la precisione e la concentrazione devono essere sempre al massimo e questo mi stimola. Ok, non c’è l’adrenalina di una gara di rally o di cross country ma rimane un evento sportivo in cui misurarsi.
Al Tour Auto ci sono arrivato perplesso in quanto è l’unica (credo) gara di regolarità in cui ancora oggi sono vietati tutti gli strumenti elettronici. Ammetto che, dopo il disorientamento iniziale, è stato molto bello capire come gestire le misurazioni con il cronometro meccanico (mi sentivo un po’ l’allenatore nel pallone…). Purtroppo la nostra Ferrari Dino aveva il conta miglia e non il conta chilometri, questo ci ha aumentato molto la difficoltà nell’essere precisi ed in più abbiamo capito che il conteggio era leggermente sballato quindi dopo 5 km di prova era impossibile “stare in media”.
Resta una bellissima esperienza, 5 giorni intensi e lunghi, circa 2.100 km totali, 4 circuiti, 10 prove speciali su strade (chiuse). Moltissime auto, una più bella e costosa dell’altra. Chi ha partecipato alla versione competizione si è sbizzarrito nel dare gas con dei veicoli storici ma potenti.
Grazie al mio pilota Luigi ho vissuto una bella esperienza che mi aiuterà nelle prossime edizioni.